E' ufficiale: l'edizione 2012 della processione di Gesù Nazareno vedrà il trasporto a spalla del simulacro. La decisione definitiva è venuta nella tarda serata di giovedì 1 marzo, dopo l'ennesima riunione tra i responsabili dell'Associazione e il gruppo di devoti che in maniera spontanea negli ultimi anni hanno fatto richiesta e si sono offerti di effettuare il trasporto a spalla di Gesù Nazareno.
L'ultima volta risale al 22 marzo 1964, 48 anni fa; lo ricorda perfettamente Luciano Giordano, attuale presidente dell'Associazione, allora poco più di ventenne. Giordano racconta un aneddoto di quell'ultima edizione; il trasporto di Gesù Nazareno fino ad allora era sempre avvenuto a spalla, a cura di un gruppo di zolfatai delle miniere che c'erano alla periferia della città. Tutto avveniva in maniera molto semplice; alla fine della processione il Comitato organizzatore (allora non esisteva l'Associazione), regalava qualche centinaio di lire al gruppo dei trasportatori, giusto per andare a mangiare un boccone in qualche osteria del centro storico. Quella domenica del 1964, qualcuno del gruppo dei trasportatori cominciò ad a avvicinarsi al cortile della Biblioteca dove erano in corso i lavori di allestimento della vara, facendo capire in maniera abbastanza chiara e con toni tutt'altro che scherzosi, che il per il trasporto, "ci volevano i soldi giusti". La risposta dei responsabili del Comitato, Michele Giordano, padre di Luciano, attuale presidente e Salvatore Giammusso, nonno di Salvatore attuale vice presidente (nella foto a sinistra rispettivamente il 2° e il 3° a partire da sinistra) non si fece attendere e fù ferma. Il gruppo fu immediatamente allontanato e seduta stante tra i presenti, si ricercarono i volontari che si sarebbero occupati del trasporto.
Con in testa Luciano Giordano, 24 anni, suo fratello Gianni, Michele e Lillo Giammusso, rispettivamente 31 e 33 anni, si formò un gruppo di dodici persone, che quella sera portò in processione "a spalla" Gesù Nazareno. Fù uno sforzo enorme, ricorda ancora oggi Luciano Giordano, ma quella sera ne valse la pena. La processione partendo dalla Biblioteca comunale percorreva Via Re d'Italia (a strata de Santi), quindi Corso Vittorio Emanuele, per risalire da via XX Settembre e poi imboccare Corso Umberto, attraversare Piazza Garibaldi sino alla Chiesa del Collegio. Purtroppo quella fù anche l'ultima volta; togliendo dodici persone dalla Processione per metterli al trasporto, non rimaneva più nessuno. La soluzione più semplice apparve, quindi, quella di effettuare il trasporto su di un camion; questa soluzione durò qualche anno, finchè non si trovò ancora più idonea la soluzione del trasporto su di un carrello spinto a mano. Quest'anno, dopo 48 anni, si ritorna al trasporto a spalla: l'idea era già nell'aria da qualche tempo, però l'Associazione ha sempre avuto qualche remora, per il timore che potesse essere un "fuoco di paglia", qualcosa che al di là dell'attrazione iniziale, potesse poi scemare e ritornare al famoso carrello. L'Associazione intende fare i passi ad uno ad uno e forse oggi, finalmente si è creato il gruppo giusto per dare questa svolta alla Processione: si tratta di poco più di trenta persone, che in maniera del tutto gratuità si sono offerti di effettuare il trasporto a spalla; le richieste di adesione sono ancora maggiori, ma allo stato attuale si partirà da questo gruppo. L'Associazione crede in questa nuova esperienza: sarà il tempo a dire se aveva ragione.
Le foto mostrano come era il simulacro nel 1964 e come viene sistemato oggi