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La Ladata delle Palme

Gli amici "fogliamari" che il Venerdì Santo a Caltanissetta si occupano della Processione del Cristo Nero, rompono il silenzio che pervade la città durante la Processione stessa, con la cosiddetta "Lamintanza" (da <<lamentarsi>>, lamento del popolo per la passione e la morte di Cristo) o <<Ladata>> (dal latino <<laudare - ladari>> presso il popolo).

 

 

fogliamariSi tratta di brani di autentica poesia religiosa, come spiega Michele Bellomo, uno dei responsabili, che narrano la passione e morte di Gesù Cristo. Il canto è un dialogo a due voci di cui la prima detta "vuci" e la seconda "contravuci", il tutto intervallato da un imponente coro  che alla domanda del capo coro:  E GRIDAMMU TUTTI!! risponde, compatto, e in un unica voce: VIVA LA MISIRICORDIA DI DIU!!

Forse pochi sanno che tra le varie <<Ladate>> ve ne una che fa riferimento alla Domenica delle Palme, primo giorno della Settimana Santa. La riportiamo di seguito sia nella versione originale in dialetto che nella traduzione in italiano.

Originale

Lu jornu dì li parmi, nostru Signuri,

Tuttu lu munnu si misi a girari

Girannu paiseddi e boschi oscuri

La liggi santa jiva a pridicari.

-Unni và, Figghiu miu di tantu amuri?

All’ortu di Gilussemmi, miu Favuri.

-Figghiu  cchi cci và a fari? –Vaju a muriri,

pacenzia aviti di li mè duluri!


Traduzione in italiano

Il giorno delle Palme, nostro Signore

percorse tutto il mondo,

girando paesini e boschi oscuri

per predicare la legge santa.

“Dove vai figlio mio di tanto amore?”

“All’orto di Getsemani , mio conforto.”

“Figlio, che ci vai a fare?” “Vado a morire,

compatite i miei dolori.”

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