La Domenica delle Palme
Da questo momento tutta la città si anima ed è come se prendesse vita, dopo un anno passato nell'anonimato. Infatti questo insieme di processioni e riti non sono solo per Caltanissetta un semplice motivo di cui andare fieri, ma anche e soprattutto un modo, una via, per esprimere finalmente una propria identità attraverso la partecipazione numerosa e sentita di giovani e meno giovani, di famiglie e di turisti. In questo particolare momento dell'anno si fondono elementi magici e sacri, i quali trovano un loro spazio per potersi esprimere ancora una volta, come l'anno precedente.
In questo giorno si assiste ad un insolito mercato di foglie di palme; i venditori sono giovani, a volte bambini, che competono tra loro per la vendita di tali palme. Questa vengono tagliate almeno un mese prima e per la precisione vengono raccolte le cosiddette "palme femmine". Dopo un periodo di conservazione, divenute gialle perchè secche, vengono intrecciate dalle mani di esperti artigiani che riescono a creare coreografie ed intrecci unici nel loro genere.
La palma assume per i nisseni (così sono chiamati gli abitanti di Caltanissetta), un significato molto importante tant'è che, una volta fatta benedire in Chiesa, viene custodita gelosamente in ogni famiglia in casa; essa rappresenta un simbolo di pace, purezza e castità.
Le palme insieme ai ramoscelli di ulivo, anch'essi simbolo di pace, rappresentano l'ornamento della processione che rievoca l'Entrata di Gesù a Gerusalemme: la processione di "Gesù Nazareno".
(tratto da "La Settimana Santa a Caltanissetta", Gaia Provenzani, Paruzzo Printer editore)